Medicina Democratica – Movimento di Lotta per la Salute nei giorni 17–18–19 Ottobre 2008 terrà a Brindisi, presso il complesso S. Chiara, il suo VI Congresso nazionale. Come Vi sarà noto, Medicina Democratica opera da decenni su tutto il territorio italiano con studi, ricerche ed iniziative, purtroppo, a volte solitarie, tese ad affermare i diritti inalienabili alla salute, all'ambiente salubre e per il rigoroso rispetto dei diritti umani, segnatamente nei luoghi di lavoro, e in ogni dove della società (http://it.wikipedia.org/medicinademocratica) Medicina Democratica si è costituita all'inizio degli anni '70 ed il suo Primo Congresso nazionale si è tenuto a Bologna nel maggio 1976 con una relazione introduttiva del Prof. Giulio A. Maccacaro.
Uomo di scienza e di grande cultura impegnato civilmente e socialmento a fianco della Classe Operaia ed in difesa dei più deboli, prematuramente scomparso il 15 gennaio 1977 mentre, presso l'Istituto - da Lui fondato e diretto - di Biometria e Statistica Medica dell'Università degli Studi di Milano, stava presentando il numero zero della rivista Epidemiologia & Prevenzione. Uomo di scienza e di grande cultura ha realizzato importanti ricerche scientifiche, segnatamente nei campi della prevenzione dei rischi e delle nocività del lavoro in fabbrica e, più in generale, della prevenzione delle malattie, dando un notevole impulso anche al rinnovamento della ricerca e della didattica, lucido precursore e propugnatore di una profonda e reale riforma sanitaria, per il rinnovamento della medicina e della sua pratica.
Egli è stato un grande maestro che ci ha insegnato che <>. Il Suo pensiero e la Sua opera costituiscono un sicuro punto di riferimento per chi si batte per affermare la salute nella sua più estesa accezione, ed il giusto modo per ricordarLo, assieme all'opera dei Compagni Luigi Caretto, Nicola Lovecchio, Gabriele Bortolozzo, Roberto Negri, Augusto Puccetti Lorenzo Tomatis, Vladimiro Scatturin , Ettore Ribaldi, che non sono più tra noi, è quello di continuare a praticare e a sviluppare quel che da Lui (e da Loro) abbiamo imparato. I temi al centro di questo VI Congresso nazionale di Medicina Democratica sono indicati nel programma provvisorio riportato di seguito, e gli stessi sono stati affrontati e focalizzati nel corso del dibattito precongressuale in forme radicalmente diverse rispetto a quelle tradizionali delle associazioni politiche, sindacali e ambientaliste. In altri termini, il nostro dibattito è stato calato nelle diverse realtà sociali di lotta per la salute e per l'ambiente salubre nelle quali Medicina Democratica è impegnata con le popolazioni a rischio, dando voce ai soggetti dell'esperienza e conducendo sul campo, assieme ad essi, indagini ambientali, sanitarie ed epidemiologiche, elaborazioni e proposte per l'eliminazione dei rischi e delle nocività dalla fabbrica al quartiere, dalla scuola all'ospedale, a ogni dove della società.
Dalla sintesi di questo ricco patrimonio il Congresso dovrà tracciare le future linee di intervento ed individuare gli obiettivi da perseguire e conseguire a breve e a medio termine da parte del Movimento di lotta per la salute. Medicina Democratica è un'associazione autogestita che non ha mai avuto e che non ha finanziamenti nè diretti nè indiretti da parte di chichessia e, che, dai primi anni '70, opera attraverso il lavoro volontario e gratuito e le sottoscrizioni dei suoi aderenti e simpatizzanti. In particolare, Medicina Democratica svolge rigorose indagini ambientali, sanitarie ed epidemiologiche condotte dal basso, ovvero attraverso la partecipazione diretta dei protagonisti/e dell'esperienza, le lavoratrici ed i lavoratori in fabbrica, le popolazioni autoorganizzate sul territorio.
Un'attività di studi, ricerche, elaborazioni e proposte con le popolazioni a rischio, lavorative ed extralavorative, per affermare il diritto inalienabile alla salute, costituzionalmente sancito, che abbraccia un arco temporale di oltre trent'anni, ovvero: le indagini condotte da Medicina Democratica: a Seveso con la popolazione a seguito della nube tossica contenente diossine sprigionatasi all'atmosfera il 10.07.1976 per l'esplosione del reattore adibito alla produzione di triclorofenolo presso lo stabilimento ICMESA della multinazionale Hoffmann La Roche; a Manfredonia per l'esplosione avvenuta il 26.09.1976 di una colonna dell'impianto ammoniaca contenente decine di tonnellate di arsenico presso il petrolchimico ANIC, disastro industriale per il quale pende tuttora il procedimento penale avanti la Corte d'Appello di Bari; a Massa Carrara per l'esplosione avvenuta nel 1988 dell'impianto per la produzione del pesticida rogor presso lo stabilimento Farmoplant; presso l'ACNA di Cengio e di Cesano Maderno per le morti operaie di cancro alla vescica a causa delle esposizioni ad ammine aromatiche; al petrolchimico di Porto Marghera per le morti di centinaia di operai esposti, Loro malgrado, al cancerogeno cloruro di vinile; a Pallanza per le morti operaie da amianto presso la Montefibre, per le quali pende processo di appello avanti la Corte di Torino; al Petrolchimico di Brindisi per le morti operaie da cloruro di vinile e da amianto; a Palermo, a Porto Marghera e a Monfalcone per le morti operaie da amianto presso i cantieri navali Fincantieri delle stesse città ... .
LA PARTECIPAZIONE AL CONGRESSO E' APERTA A TUTTI COLORO I QUALI VOGLIANO DISCUTERE PER RILANCIARE UN MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE NEI LUOGHI DI VITA E DI LAVORO.-- SITO WEB MEDICINA DEMOCRATICA: www.medicinademocratica.org