Ultime notizie Tuscia, Viterbo - Benché l’ATAC stia dimostrando una grande solerzia ed impegno nel voler ripristinare velocemente la ex Ferrovia Roma Nord, seguitano a circolare avvertimenti allarmistici.
In questo momento critico, la voce dell’assessore provinciale ai Trasporti della Provincia di Viterbo Franco Simeone si è fatta ben sentire fino alla Regione.
In una nota del 10 maggio 2011 inviata al Presidente dell’ATAC Luigi Legnani, al direttore della Ferrovia Giovan Battista Nicastro e per conoscenza all’assessore ai trasporti Francesco Lollobrigida, al presidente del Cotral Vincenzo Surace ed alle segreterie regionali e provinciali dei sindacati di categoria, viene ribadita la solidarietà all’ATAC, ai pendolari, alle persone rimaste coinvolte nel sinistro. Chiede che venga fatta piena luce sull’accaduto, evidenziando la sua volontà a collaborare con tutti nell’interesse del territorio. Quindi mentre la Provincia di Viterbo si sta muovendo con solerzia nell’interesse del trasporto pubblico, come purtroppo dicevo, segnali allarmanti pervengono da un noto ed autorevole sito web: www.tramroma.com, (ultime dalla rete romana di trasporto pubblico) dove viene evidenziato quanto segue: “E' già prevedibile che delle reali cause dell'incidente non si saprà mai nulla e che tutti i così detti responsabili continueranno a sostenere l'ipotesi del dolo o del sabotaggio, onde evitare qualsiasi illazione sull'efficienza della manutenzione della linea, la quale è del resto destinata ad una prossima chiusura, viste le condizioni di esercizio in cui opera”. Quindi viene fatto un preciso riferimento alla Regione Lazio, proprietaria della ferrovia.
Con riferimento al D.Lgs 42/2004 e successive modifiche ed integrazioni, qualcuno ha cominciato a segnalare all’APSAE del Lazio (via Cavalletti nr. 2 – Roma) il valore storico- paesaggistico di questa ferrovia, scrivendo alla DIREZIONE GENERALE PER IL PAESAGGIO LE BELLE ARTI L’ARCHITETTURA E L’ARTE CONTEPORANEE affinché venga emesso un decreto di vincolo a salvaguardia di questo patrimonio. Come viene riferito, basta una semplice e-mail diretta a “dg-pbaac@beni culturali.it” chiedendo che la tratta Civita Castellana Viterbo e quindi l’intero tracciato, il materiale rotabile e gli impianti fissi di pertinenza non vengano smantellati.
Gianfranco Lelmi