TEST COSMETICI SUGLI ANIMALI. LAV espone striscione appello davanti a Centro Ricerca dell'Unione Europea ad Ispra (Varese). Ultime notizie - Questa mattina davanti all'ingresso del Centro Europeo di ricerca per la validazione dei metodi alternativi (ECVAM) di Ispra (Varese) la LAV ha esposto uno striscione-appello in italiano e inglese: "I cosmetici hanno una data di scadenza, l'Europa deve rispettarla - Say no to cruel cosmetics in UE. Meet the 2013 deadline".
''La Commissione Europea e i 27 Governi dell'Unione sono chiamati a confermare o meno il bando totale dei test cosmetici sugli animali anche per i singoli ingredienti, fissato da una direttiva al 2013 e messo in forse dagli interessi di chi lucra sulla pelle degli animali - dichiara Gianluca Felicetti, presidente LAV - è dal 1998 che assistiamo al balletto delle proroghe sul tema, mentre la ricerca ha già testimoniato che quando vuole è pronta al cambiamento, coniugando scelte etiche alla necessaria sicurezza dei prodotti ottenibile con test alternativi. La politica deve dire la parola fine!''.
La LAV ha lanciato il mese scorso in Italia una campagna internazionale, in collaborazione con la Coalizione europea contro la sperimentazione animale (ECEA), con una petizione già sottoscritta da più di 50mila persone, a sostegno della conferma del divieto di qualsiasi test su animali in ambito cosmetico, previsto nel 2013. Secondo la Direttiva 2003/15 CE, infatti, tale data dovrebbe rappresentare l'anno decisivo per la fine di questi inutili e dannosi test, per la commercializzazione di cosmetici testati in territorio comunitario e per la sorte delle migliaia di animali ancora uccisi in questo campo sperimentale in cinque test su singoli ingredienti.
''Ma il divieto rischia di slittare di altri 10 anni, Parlamento e Commissione UE potrebbero seguire il discutibile parere di esperti che sembrano favorevoli a un ulteriore posticipo del divieto, andando anche contro l'opinione pubblica che rappresentano, dichiaratasi fortemente contraria alla vivisezione soprattutto in questo ambito, e contro la sempre più ampia parte del mondo scientifico contraria ai test su animali in quanto inaffidabili e pericolosi anche per la salute umana'', dichiara Michela Kuan, biologa responsabile del settore vivisezione della LAV.
L'Italia ha il privilegio di ospitare il Centro Europeo di riferimento per la validazione dei metodi alternativi (ECVAM) presso il Centro Comune di Ricerca di Ispra, un centro di studi che gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella sostituzione degli animali nella ricerca, ''oltre alle considerazioni etiche, infatti, oggettive constatazioni scientifiche mostrano come non esista alcuna necessità nel ricorrere agli animali per la produzione di cosmetici e l'ECVAM può supportare nei fatti il rispetto del divieto del 2013'', conclude Michela Kuan.
Aderire alla petizione è importante e semplice, basta collegarsi al sito della LAV www.lav.it e compilare il form.