VITERBO, SAN PELLEGRINO IN FIORE E'... ALLA FRUTTA: edizione deludente e triste. Solo critiche negative. Ultime notizie Tuscia - Quest'anno c'erano tutte le premesse per poter sperare e pretendere un San Pellegrino in Fiore all'altezza della sua fama.
C'erano finalmente i soldi (100 mila euro sono arrivati dalla sola Regione Lazio) e c'era da onorare una manifestazione (la più importante dell'anno dopo Santa Rosa) che compiva il suo 25esimo anno di vita. E invece abbiamo di sicuro assistito all'edizione più triste e misera di tutti i tempi.
E pensare che ci siamo lamentati di edizioni precedenti che, con molti meno soldi a disposizione, erano state comunque fatte meglio di quest'ultima.
Vedendo piazze, fontane, archi e balconi totalmente spogli di fiori, vieni da chiedersi: che fine hanno fatto tutti i soldi messi a disposizione?
In giro per San Pellegrino abbiamo visto qualche istallazione, persino tanta frutta e verdura, ma di fiori proprio niente o quasi.
Non parliamo poi di composizioni floreali artistiche, praticamente fantascienza pura.
Insomma, i commenti dei soliti molti visitatori giunti a Viterbo anche grazie ad un tempo che alla fine è stato clemente sono stati unanimi: una vergogna, una presa in giro!
Già, mai vista in 25 anni una tristezza del genere.
Non ci resta che rimpiangere il lavoro fatto nei precedenti 24 anni dall'Ente Autonomo San Pellegrino che aveva curato la manifestazione anche quando veramente non c'erano i soldi a garantirne una riuscita dignitosa.
Evidentemente il denaro non è tutto se ci sono esperienza e passione.
E se questi sono i risultati di una manifestazione gestita dal Comune, pur avendo tutti quei soldi a disposizione, viene da dire "finiamola qua.... non riproponeteci più un'oscenità come questa".
Insomma il venticinquesimo anno di vita di San Pellegrino in Fiore ha decretato che la manifestazione è arrivata alla frutta (e verdura) come suggeriva l'allestimento in piazza San Carluccio.
E forse il prossimo anno sarebbe preferibile ricominciare dall'edizione numero uno con il nome di "San Pellegrino in frutta e verdura", se non altro per non disonorare fino in fondo una manifestazione che ha avuto a lungo fama e gloria universalmente riconosciute.