Viterbo, ultime news Tarquinia democratica - La preoccupazione per l’inquinamento
ambientale ed i conseguenti rischi per la salute pubblica sono temi
che sempre e comunque interessano e coinvolgono i cittadini di
Tarquinia: l’ennesima prova giunge dal successo dell’iniziativa
popolare promossa e coordinata nelle ultime due settimane da
Tarquinia Democratica, mirata a proporre al Consiglio Comunale della
Città una deliberazione che autorizzi e deleghi il sindaco Mauro
Mazzola a presentare esposto alla Procura di Civitavecchia.
L’obiettivo? Ottenere informazioni
sulle omissioni relative ai report annuali dei dati delle emissioni
degli inquinanti allo stato di vapore della centrale termoelettrica a
carbone TVN di Civitavecchia (e del mercurio in particolare), così
come obbligatoriamente imposto dalla Valutazione d’Impatto
Ambientale, ed accertare eventuali responsabilità connesse a tali
mancanze. Dati che dovevano essere disponibili già da due anni, e
dei quali nessuno ha sin qui avuto notizia, nemmeno lo stesso Primo
cittadino, che in una lettera precedente l’avvio della petizione,
sollecitato da Tarquinia Democratica, aveva rivelato all’associazione
stessa di non avere a disposizione alcun report.
A sostenere e sottoscrivere
l’iniziativa di Tarquinia Democratica sono stati oltre 800
cittadini residenti a Tarquinia: giovedì scorso, 21 aprile, i
referenti dell’associazione hanno provveduto a protocollare 83
fogli contenenti, ciascuno, dieci firme di tarquiniesi decisi ad
ottenere la necessaria trasparenza e chiarezza per la salvaguardia e
il rispetto delle norme riguardanti la tutela della pubblica salute.
Dal giorno del ricevimento della
documentazione – sulla base di quanto stabilito dallo Statuto
Comunale all’art. 39, commi 6 e 7 – il Consiglio Comunale è
tenuto, entro quarantacinque giorni di tempo, ad adottare
deliberazione formale sulla proposta, e quindi i consiglieri saranno
chiamati a votare per scegliere se allinearsi o meno alla volontà di
difesa della salute cittadina sancita, con le firme, dai tarquiniesi.
Una volontà dimostratasi forte, su un
tema sentitissimo in breve, infatti, i responsabili di Tarquinia
Democratica hanno trovato la collaborazione spontanea di altri
cittadini, incaricatisi di portare avanti la sottoscrizione: il
risultato è un numero di firme ben superiore alle 200 che erano
necessarie, da Statuto, per presentare la proposta di deliberazione.
L’associazione, anzi, si scusa con i cittadini non raggiunti
dall’iniziativa, alcuni dei quali – venuti a conoscenza della
vicenda dalla stampa o da altri firmatari – hanno contattato
Tarquinia Democratica e, pur non potendo sottoscrivere il documento
perché già consegnato al Comune di Tarquinia – hanno tenuto a
manifestare il loro apprezzamento per l’attività a difesa della
salute pubblica sin qui svolta.