VITERBO, LA SCUOLA NELLA TUSCIA: considerazioni della consigliera alle parità Daniela Bizzarri. Ultime notizie Viterbo - Prendendo spunto dalle giuste richieste dei rappresentanti dei genitori dell’Istituto onnicomprensivo Fantappiè, dell’interrogazione della Consigliera con la delega alle pari opportunità, nonché le rassicurazioni del Sindaco Marini e dell’Assessore Fattorini, sulla necessità di garantire in tempo piene nelle scuole primarie, in qualità di Consigliera di parità della provincia di Viterbo, mi corre l’obbligo di portare a conoscenza il grave disagio che mi è stato manifestato da tanti genitori dei comuni della Provincia.
In questo caso non si tratta solamente di salvaguardare il tempo pieno, ma specialmente nei paesi dove alcune scuole sono state tolte e accorpate con altri paesi, e in altri dove sono state tolte del tutto anche le materne, la situazione diventa ancora più difficile.
In effetti alcuni genitori di paesi vicini a Viterbo, sono stati costretti, non trovando più posto nelle scuole o asili pubblici, ad iscrivere i propri figli in asili privati, il cui costo si aggira mediamente intorno a 300 euro mensili.
Ulteriore disagio per quelli che debbono portare i loro figli da un paese all’altro, e poi andare al loro posto di lavoro.
In entrambi i casi si contravviene a tutte e due le leggi, sia quella sulla conciliazione, che di fatto penalizza fortemente le mamme lavoratrici, e in alcuni casi anche i papà, ma anche al fatto che tutti i bambini partendo dalla materna in su, hanno diritto ad usufruire di una scuola pubblica (citato anche dal Ministro Gelmini). In ultimo, non cosa da poco conto, è il costo che va a pesare su tutte quelle famiglie che hanno anche più di un figlio, e che di fatto debbono ricorrere alle scuole private. In un momento di crisi, come quello che stiamo vivendo, le istituzioni debbono cercare di rafforzare, e non indebolire, le già tanto deboli tasche delle famiglie.
Io sono convinta che l’Amministrazione Provinciale, nella figura del presidente Marcello Meroi, e dell’Assessore Bianchini, sono stati già informati dei fatti, e credo che si stiano attivando per cercare una soluzione, ma sono altresì convinta che con i pesanti tagli effettuati alla scuola, anche loro avranno delle serie difficoltà.
Sono sempre stata dell’avviso, che per una sana educazione dei nostri figli, che saranno i giovani del domani, dopo la famiglia è la scuola la cosa principale che può contribuire alla loro educazione, alla loro socializzazione, al loro modo di diventare adulti.
L’ultimo pensiero, ma non per ordine di importanza, il mio pensiero va anche a tutti i precari delle scuole, che di questo passo si troveranno anche senza lavoro. D’altra parte non si può ignorare le loro proteste, che diventano sempre più pressanti ed alche con toni più aspri, perché occorre tenere bene a mente che, anche chi ha oggi un lavoro precario, e inoltre ha la preoccupazione di perderlo, oltre a vivere male, non vede nessuno spiraglio che possa garantire un futuro per la propria famiglia.
Mi auguro tanto che, queste serie problematiche vengano recepite anche dai Ministri preposti, e capire che se c’è qualche cosa, necessariamente da tagliare, questa non è la scuola, di ogni ordine e grado, e che occorre fare qualsiasi sforzo per dare garanzie certe.
Daniela Bizzarri
Consigliera di parità della Provincia di Viterbo