La tragedia in Giappone. Ultime notizie dal mondo - Il Fatto Quotidiano ha pubblicato uno sconvolgente articolo-intervista a Paolo Ruffatti, colui che ha guidato il programma atomico dell'Ansaldo. Quello che ne esce sono dichiarazioni catastrofiche che fanno venire la pelle d'oca: "Sarà molto peggio di Chernobyl", dichiara Ruffatti. Quello che ci viene detto è solamente una minima parte di ciò che realmente starebbe accadendo in Giappone.
"Sarà molto peggio di Chernobyl -
Paolo Ruffatti  L'uranio bucherà il terreno e finirà nelle falde e nell'ambiente". La situazione nella centrale nucleare di Fukushima è fuori controllo. Ieri lo hanno ammesso pubblicamente anche i vertici della Tepco (non c’era il presidente, forse ricoverato per problemi di ipertensione).


Il governo giapponese pensa a smantellare i sei reattori dell’impianto contro i quattro, quelli più mal messi, ipotizzati dalla compagnia. E mentre rimbalzano i dati sull’intensità delle radiazioni attorno alla centrale, sulla concentrazione di iodio 131 nell’acqua (ieri stimato in 3.355 volte sopra il valore limite consentito) e sulla nube radioattiva che sta sorvolando l’Europa, la tentazione è di farsi prendere da quell’emotività che tanto disturba gli sponsor del nucleare italiano. Sensazione che prova anche chi di un impianto come quello di Fukushima è esperto.


Paolo Ruffatti è l’ingegnere che tra il 1972 e il 1977 ha guidato l’officina meccanica dell’Ansaldo nucleare. La società genovese in quel periodo ha costruito il reattore dell’impianto di Caorso, di due centrali svedesi (Forsmark) e della centrale francese Superphenix. Quello di Caorso, fermato nell’86, è un reattore da 860 Megawatt con tecnologia Bwr: “Esattamente uguale a quello di Fukushima – dice Ruffatti – se non per il sistema di raffreddamento, che nella centrale giapponese è meno evoluto”.



L’ipotesi peggiore è la fusione del nocciolo, rischio sempre più imminente.
Che i noccioli dei reattori siano fusi è garantito, in tutti e tre i reattori attivi. Lo si è capito già nei primi giorni. Si è continuato a tentare di raffreddare l’impianto con l’acqua, ma bastano 12 ore perché inizi la fusione del nocciolo. O si riesce subito a raffreddare il nocciolo o la fusione va avanti.


Ora che può succedere?
Per quanto riguarda l’uranio che sta nelle barre, dopo aver fuso il contenitore primario, 350 millimetri di grafite e acciaio, precipita nel cosiddetto vessel, altro contenitore d’acciaio sul cui fondo c’è una piscina di soppressione, piena d’acqua. Non sappiamo se l’acqua è ancora lì, io dubito. Se non c’è più, il nocciolo buca anche quello e poi la base in cemento quindi va a finire nel terreno, nelle falde e nell’ambiente. Peggio di quel che è successo a Chernobyl, dove c’è stato rilascio di radiazioni più che altro nell’aria, e peggio di Three Mile Island (reattore Usa, incidente del 1979, ndr), lì il nocciolo è rimasto nel contenitore secondario e lo stanno ancora raffreddando. Si rischia di dover sfollare qualche decina di milioni di giapponesi.


Come si può evitare?
Bisognerebbe andare a vedere se le piscine di soppressione sono danneggiate o no, se c’è ancora acqua, ed eventualmente riempirle. Ma teniamo presente che le radiazioni sono tali che nessuno ora può lavorare là senza sacrificare la vita. I tecnici che abbiamo visto in tv al lavoro nella centrale hanno ancora pochi giorni da vivere.


Se il contenitore è danneggiato e manca l’acqua, cos’altro si può fare?
Non esiste alcuna tecnologia per affrontare questo problema. E non è solo quello il problema. A pochi metri c’è un’altra piscina che contiene le barre d’uranio di ricambio e il combustibile esausto. Ho l’impressione che l’esplosione abbia danneggiato anche queste, vuol dire che ci sono le scatolette con le pastiglie di uranio arricchito che sono finite chissà dove. È roba che uccide un uomo in un’ora, ma bisogna trovarle, senza acqua di raffreddamento vanno in fusione anche quelle.


L’Europa ha deciso di fare degli stress test per verificare la sicurezza dei suoi impianti. Servono?
Dipende da cosa si intende per stress test: per esempio, per verificare se un contenitore primario dopo 40 anni è usurato, bisogna metterlo in pressione. È un’operazione costosa, pericolosa e comunque bisogna fermare l’impianto. Gli stress test meccanici ed elettromeccanici che servono richiedono grossi investimenti. Se si intende qualcos’altro, è solo propaganda per tenere a bada l’opinione pubblica.

Marco Maroni



FONTE: Il Fatto Quotidiano del 31 marzo 2011

Commenti

Come si fa a dire che non c´è acqua nel contenitore Ce ne hanno versata tonnellate...
commento inviato il 02/04/2011 alle 0:43 da Andrea Bovo  
ma come fai a dire che le tonnellate di acqua siano finite in una piscina chiusa verso l´alto, nuclerarista
commento inviato il 03/04/2011 alle 0:07 da giuseppe  
@Andrea Bovo .. Se avessi letto qualche altro articolo sull´ argomento avresti anche saptuto che ogni volta che buttano acqua marina sull´ impianto, evapora. E le temperatura sono così alte che la velocità di evaporazione elevatissima fa rimanere solo il sale, che si infila negli impianti elettronici rendendo ancora più difficile il lavoro degli operai.
commento inviato il 04/04/2011 alle 9:39 da Eve  
Marco maroni sono un lettore del fatto.....e vi ringrazio davvero di cuore per il durissimo ma vitale lavoro che ogni giorno svolgete....grazie a tutti ragazzi
commento inviato il 05/04/2011 alle 3:47 da marco  
io dico solo che l´uomo e´ un essere assurdo .. rovina con le sue stesse mani ogni superfice terrena ..chi comanda ,chi e´ al potere,chi possono essere le fonti decisionali,sono solo i soli e i loro interessi.ma nel frattempo ci fanno morire tutti..e fanno finta di nulla ,ci fanno credre ogni cosa,che sia tutto sotto controllo. con tutte le fonti alternative che ci sono ..ancora tutt´ ora vogliono le centrali nucleari,e´assurdo e in concepibile.
commento inviato il 06/04/2011 alle 0:05 da lucia  
Dio mio che disastro E continuano a non parlarne. E´ pazzesco Tacendo vogliono farci credere che la situazione non è così grave. Veronesi, Berlusconi e compagnia bella, perchè non andate sul posto a verificare che non ci siano pericoli Mi fate ribrezzo
commento inviato il 06/04/2011 alle 1:26 da Lucy  
La cosa difficile da digerire è che ci sono quasi 450 centrali sul pianeta, e l´uomo le dovra presidiare per qualche migliaio di anni.... pensate che una centrale lavora al massimo 40-50 anni... il rapporto è assurdo le centrali atomiche, con la tecnologia che abbiamo oggi, sono delle vere bombe ad orologeria il problema è molto più grande di quello che stà succedendo oggi
commento inviato il 07/04/2011 alle 3:40 da Jacopo  
Il mio pensiero è racchiuso in quanto segue: Ho voluto ringraziare i 50 eroi a modo mio: clicca sull´URL qui sotto (oppure fai copia e incolla su google o un qualunque motore di ricerca): http://www.youtube.com/watchvNdXoDFILmiI Se siete d´accordo con me fate girare questa canzone tra conoscenti e amici; ma se non lo siete scrivetemi in cosa sbaglio. Non è mai tardi per capire e cambiare. Grazie donatomensi@gmail.com ADESSOBASTA Blog di donatomensi@gmail.com
commento inviato il 10/04/2011 alle 8:48 da donatomensi  
vi dico solo una cosa : io voglio vivere che disastro: pensate ai vostri figli , alle generazioni future, alla natura che non rispettiamo. l´uomo deve fermarsi e riflettere. basta alle centrali nucleari
commento inviato il 10/04/2011 alle 0:14 da sabry  
Siamo in grave pericol, non solo il Giappone, e il peggio e che le notizie che arrivano dal giappone sono sempre meno... per saperne di piu´:http://unico-lab.blogspot.com/2011/04/aggiornamento-emergenza-nucleare06.html oppure: http://www.youtube.com/watchv3V-IZ67AP-Y
commento inviato il 10/04/2011 alle 0:24 da stefano   
Ho vissuto in prima persona il disastro,ero in giappone quel maledetto venerdi pomeriggio...ora sempre per lavoro mi trovo in cina.Posso solo dire che non abbiamo molto da fare contro i mostri nucleari che esistono nel mondo,siamo deboli e insignificanti al confronto.La cosa più scandalosa e che non dicono veramente nulla in merito,non fanno informazione,ci raccontano storielle...in cina ti tolgono la connessione internet se cerchi informazioni riguardanti nubi radioattive,vi rendete contosiamo animaletti chiusi in una stretta gabbia e qualcuno da fuori ci guarda morire raccontandoci cazzate
commento inviato il 16/04/2011 alle 1:13 da Alessandro  
Ma io mi domando perché la mobilità di massa, che con 120 mila morti all´anno solo in Europa è tra le prime cause di morte, non scandalizzi la gente quanto il nucleare. Tutti vogliono i pannelli, ma nessuno li vuole pagare...tutti vogliono l´eolico, ma nessuno vuole un´elica accanto a casa. Inoltre nessuno rinuncia all´aria condizionata, alla TV, etc. Non c´è niente da fare, l´uscita dal nucleare (almeno dalla fissione) durerà almeno altri due decenni. Se poi siete pronti a farvi contingentare la corrente e pagarla di più o a respirarvi gli scarichi di una centrale a carbone, liberi di farlo. E adesso sarebbe ora di tornare ad un giornalismo meno sensazionalista, che le opinioni son già troppo basate su un fattore emozionale.
commento inviato il 17/04/2011 alle 2:22 da Dani  
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