PREMESSO che la mia non è stata un’ “ AUTONOMINA”, ma la risposta naturale e serena ad un’esigenza scaturita dalla base ( forse un modo un po’ troppo democratico per le dinamiche partitiche del PD).
PREMESSO che potrebbe essere scontata la mia ignoranza in agricoltura e limitata la conoscenza alla sola “ terra dei vasi di casa mia” ( ahimè abito in un condominio e non ho l’esperienza di alcuni criticoni di questa amministrazione che godono , bontà loro, di ville e giardini); detto questo veniamo ai fatti.
Il PDL di Tarquinia intende muoversi all’unanimità realizzando attività , incontri per valorizzare il territorio ed individuare strategie che promuovano o almeno smuovano la situazione stagnante dell’ economia. E se questo tanto dispiace a chi dovrebbe per compito istituzionale difendere e migliorare il proprio territorio , se ne faccia una ragione e cerchi di avere meno amnesie ( non si protegge il mondo agricolo addossando agli agricoltori la colpa dell’inquinamento del comune tarquiniese).
Noi siamo abituati a stare in mezzo alla gente , agli agricoltori che” inquinano,” agli artigiani, ai commercianti, agli operatori turistici che non vedono un futuro migliore, alle mamme preoccupate per l’allarme ambientale del nostro territorio, agli anziani, ai giovani costretti ad abbandonare il luogo natale, ai malati a certi malati che aumentano costantemente. Tutti e sottolineo tutti coloro che si riconoscono nel PDL sono e saranno attenti, senza alcun compromesso, alla salute del territorio in ogni suo aspetto.
Inoltre non si replichi con il solito rimbalzo di responsabilità tra lo schieramento di centrodestra e di centrosinistra, tra l’altro se certi finanziamenti regionali sono in attesa da 2 anni, non è certo merito dell’ amministrazione Polverini.
Ritengo che oggi più che mai si debba tornare a parlare di competenze, di saper fare e credo che questo i Tarquiniesi lo abbiano capito, anche coloro che provengono da una formazione diversa dalla mia e che oggi ci sono vicini.
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