POLLO ALLA DIOSSINA, Greenpeace: ''la soluzione non è nell'OGM'' - MILANO - "Dopo il pollo senza penne, quello con quattro cosce o la cipolla
che non fa piangere arriva il pollo blocca-contagio. È l’ennesimo lancio
sensazionalistico del mondo biotech allo scopo di far credere che gli
organismi geneticamente modificati possano risolvere tutti i problemi.
Certo c’è bisogno di ricerca su malattie come l’aviaria, ma non è questo
l'approccio giusto da seguire. È tutto il sistema agricolo – afferma
Federica Ferrario, responsabile della campagna OGM di Greenpeace - che
deve essere profondamente rivisto ed è inutile cercare scappatoie. Chi
vuole mangiare un pollo OGM allevato con mangimi alla diossina?».
Se consideriamo la papaya transgenica - il solo OGM attualmente in
grado di resistere a un virus - sappiamo ormai che è soggetta ad altre
malattie. Potrebbe avvenire lo stesso con questo pollo OGM? Come
affermano gli stessi autori della ricerca, tutto ciò deve essere ancora
verificato. Lo stesso è successo per le colture resistenti alla siccità:
mentre la selezione di tipo convenzionale sta producendo varietà - per
esempio di mais - realmente resistenti, il settore biotech continua a
ripetersi in annunci pubblicitari.
L'approccio legato agli OGM non fa altro che togliere fondi alla ricerca
di soluzioni concrete a questi problemi, come lo sviluppo di
un'agricoltura effettivamente sostenibile sul lungo periodo.