Ultime notizie Roma, Auditorium Parco della Musica - Fino a domenica 23 gennaio 2011, all’Auditorium Parco della Musica di Roma si svolgerà la sesta edizione del Festival delle Scienze, prodotto dalla Fondazione Musica per Roma in partnership con Telecom Italia e in collaborazione con Codice. Idee per la Cultura. Il tema trattato sarà quello della fine del mondo, un argomento radicato da sempre nella cultura umana.
Nella sala Petrassi dell’Auditorium il canale 403 di Sky presenterà nelle mattine, fino al 23 gennaio, i quattro documentari della serie “l’Alba del giorno dopo”, dedicata alle diverse cause che potrebbero portare all’estinzione del genere umano. I documentari ipotizzano scenari possibili determinati dall’esaurimento delle risorse petrolifere, dallo spegnimento del Sole, dalla crescita esponenziale della popolazione e dalla cessazione del movimento terrestre.
Domenica 23 gennaio sarà la volta delle conferenze dell’astrofisico Giovanni Bignami, che presentando il suo libro “I marziani siamo noi”, analizzerà alcuni segreti che avvolgono la vita nello spazio. Il suo intervento sarà arricchito da un estratto del programma “I marziani siamo noi”, realizzato da National Geographic Channel.
Il Festival propone lezioni magistrali, incontri, dibattiti, aperitivi scientifici, eventi per le scuole, mostre, spettacoli, per discutere anche con filosofi, storici e scrittori sul perché il tema della catastrofe affascini da sempre il genere umano. Saranno presenti il fisico Brandon Carter, famoso per i suoi studi sui buchi neri, i filosofi John Leslie e Remo Bodei, nonché Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma, la docente di Fisica di Harvard Lisa Randall, il geofisico dell’University College di Londra Bill McGuire, il biologo e ambientalista Bill Streever, il fisico teorico del Cem Gian Francesco Giudice, fino agli scrittori Ian Mc Ewan, Alan Weisman e Stefano Benni.
Circa 60 personalità provenienti da varie parti del globo ci aiuteranno a comprendere questo misterioso senso dell’uomo per la fine del mondo. Si potrà ascoltare per la prima volta in Europa la voce di Tashi Lama, Maestro Cantore ufficiale del Dalai Lama e provare l’ebbrezza di sfuggire a eruzioni vulcaniche in 3D, vibrare insieme ai terremoti, improvvisarsi doppiatori dei più famosi film catastrofici, sperimentare bizzarre “patamacchine” ecologiche e case intelligenti e dare un’occhiata ai pianeti più simili al nostro.
L’idea dell’Apocalisse e del Giudizio Universale va a toccare qualcosa di profondo e inconfessabile che abita dentro di noi e per questo il Festival affronta anche le implicazioni psicologiche dell’argomento.
La scienza ci dice che il nostro sistema solare collasserà tra circa cinque miliardi di anni e forse già prima la nostra galassia avrà iniziato a scontrarsi con quella di Andromeda. Nel frattempo potrebbe esserci il rischio di una pandemia dovuta alla comparsa di un nuovo virus mutante, di conflitti generati da una possibile crescita a dismisura del prezzo del petrolio. E ancora: attacchi terroristici, guerre nucleari, improvvise glaciazioni, sovrappopolamento e crisi climatiche.
Per ricordarci che il pianeta non è eterno e che noi possiamo fare la nostra parte per rispettarlo, vi sarà un allestimento sulla patafisica di Alfred Jarry e le sue patamacchine, oggetti meccanici interamente costruiti con materiale di scarto o usato, per far riflettere sull’importanza del rispetto dell’ambiante.
Laura Pagnini