Etichettatura cibi, ultime notizie, Roma - I primi prodotti ad essere etichettati sulla base della nuova legge saranno le conserve di pomodoro sotto il pressing dell’import cinese, i lattiero caseari, a partire dal latte a lunga conservazione e formaggi, e la carne suina e i salumi e le salsicce. Lo rende noto la Coldiretti, sulla base dell’ordine del giorno approvato dal Parlamento, dopo aver preparato e servito una salsiccia lunga oltre 100 metri nella piazza antistante Palazzo Montecitorio per festeggiare la definitiva approvazione alla Camera della legge sull’etichettatura obbligatoria di tutti i prodotti alimentari.
Assieme al presidente Sergio Marini e ad oltre un migliaio di agricoltori della Coldiretti la performance norcina “Made in Italy” da Guinness è stata gustata da rappresentanti istituzionali. L’iniziativa è degli allevatori di maiali della Coldiretti che dalla provincia di Rieti hanno fatto allestito la gigantesca macinata di carne di maiale da insaccare in piazza, garantita contro i rischi della diossina dalla Germania.
Sono stati necessari ben 80 chilogrammi di carne da inserire in una matassina di budello vegetale di circa 100 metri. Tre rotoli di spago hanno poi consentito la legatura che ha dato vita a più di mille salsicce. Il risultato è stato compiuto grazie al lavoro di numerosi giovani della Coldiretti che sulla maglia gialla portavano la scritta “Gli italiani lo fanno meglio!”.
Una sorta di “certificazione” fai da te del lavoro italiano su un prodotto rigorosamente italiano (i maiali sono stati allevati in una azienda zootecnica Coldiretti di Magliano Sabina) in attesa che la garanzia venga direttamente dalle istituzioni. Per la supersalsiccia sono occorsi oltre alla carne di maiale, sale, pepe quanto basta e qualche bicchiere di vino. Il risultato finale, suggestivo a vedersi, ha espresso il suo meglio quando le salsicce sono state collocate su una megagraticola che ha iniziato ben presto a inondare piazza Montecitorio di effluvi invitanti.
Ai parlamentari e ai rappresentati delle Istituzioni e ai numerosi cittadini che hanno sostenuto l’iniziativa sono stati distribuiti centinaia di panini. L’iniziativa è stata anche l’occasione per far conoscere ai cittadini i contenuti della legge sull’etichettatura approvata che colloca l’Italia in una posizione da leader a livello europeo nella trasparenza dell’informazione e nella difesa dei consumatori. “Non vogliamo fare polemica, ma questa nuova emergenza cozza clamorosamente con la inerzia comunitaria, riaffermata ancora pochi giorni fa con la contrarietà (esclusa Italia e pochi altri paesi) a una etichetta obbligatoria europea con l’origine degli alimenti in quanto, bontà loro, sarebbe lesiva della libera concorrenza” ha affermato il residente della Coldiretti, Sergio Marini, nel precisare che “secondo l’Ue dunque con una chiara etichettatura lederemmo gli interessi commerciali di quei ‘delinquenti’ che fabbricano alimenti zootecnici con olio bruciato di motori, ovvero del mercato di quella carne, quel latte e quelle uova che avvelenano le nostre tavole e uccidono le nostre imprese oneste”.
Bel modo di tutelare i consumatori europei e di interpretare i valori del libero mercato. Ma evidentemente questi ultimi aspetti poco contano per la Ue delle lobby e degli interessi, quelle lobby e quegli interessi che conosciamo bene in quanto anche in Italia hanno cercato di bloccare la nostra legge sull’etichettatura. Una legge che ci siamo fatti in casa e che ci aspettiamo arrivi velocemente ad essere approvata. Oggi più che mai la nostra legge nazionale rappresenterebbe infatti un punto a favore della civiltà e della democrazia, ma anche un chiaro monito alla Ue: quando forze sociali, consumatori e cittadini fanno squadra è possibile sconfiggere le lobby e far vincere la gente, quando è in gioco la salute e la sicurezza di ciò che mangiamo si deve agire subito e non darsi tre anni per pensarci su, come vuole fare l’Europa. Ecco perché - ha sostenuto Marini - dobbiamo approvare la nostra legge italiana e dobbiamo applicarla subito anche a costo, se necessario, di aprire un contenzioso con l’Ue. Peraltro va ricordato che sono già tre i prodotti per i quali è obbligatoria l’etichettatura di origine per effetto di una normativa nazionale: latte fresco, passata di pomodoro e carne di pollo.
Fonte: ufficio stampa Coldiretti