Angelo Marcoaldi è stato un
Sindaco particolarmente amato e stimato dalla popolazione di Tuscania e
da quanti avevano avuto contatti con lui frequentando il meraviglioso
comune dell'Etruria viterbese oggi minacciato dalla speculazione
edilizia anche nell'ammaliante Montebello.
Tuscania, antico e prezioso
territorio dalle origini etrusche al quale Angelo Marcoaldi era
particolarmente legato per essere stato per ben 6 anni Sindaco, dal 1975
al 1981, ed anche consigliere comunale ed assessore in diverse
legislature.
Un Politico di altri tempi, (con la P maiuscola), ma anche un Amministratore di altri tempi.
L'esatto contrario di molti politicanti di oggi.
Una
persona di grande onestà; per lui la parola data, una stretta di mano,
valeva più di cento contratti, proprio per il grande rispetto che aveva
per gli altri, per la collettività, più in generale per il bene comune.
Il
cuore di Angelo Marcoaldi si è improvvisamente fermato all'età di 82
anni, era nato il 18 ottobre 1928. Anche se il suo cuore è ormai spento,
sul suo volto, potendolo osservare, rivive la serenità che trasmetteva
incontrandolo.
Con la sua amata Tuscania
l'ultimo incontro è fissato per oggi, lunedì 10 gennaio, alle ore
10,30, quando la salma di Angelo Marcoaldi giungerà fin dalla mattinata a Tuscania per essere
accolta nella sua amata Parrocchia, la Chiesa del Sacro Cuore, dove avranno luogo anche momenti di preghiera. Nel pomeriggio,
alle ore 15, nella stessa chiesa saranno celebrati, sempre in forma
pubblica, i funerali.
Ricordiamo Angelo Marcoaldi con uno dei suoi ultimi interventi pubblici a noi inviato
Egr. Direttore,
torno
ora da Viterbo, imbestialito per aver dovuto fare il viaggio di andata e
ritorno dietro una fila di TIR, autotreni e autocisterne ad andatura
esasperatamente turistica e voglio chiederti ospitalità per denunciare
all’ opinione pubblica la situazione (che d’altra parte conoscono tutti) indecentemente incancrenita e intollerabile del traffico sulla strada Provinciale Viterbo –Tuscania – Mare.
La strada in oggetto è notoriamente stretta, piena di curve inconcepibili e infarcita da una segnaletica sballata e cervellotica che la rende ancora più impraticabile e pericolosa.
I sorpassi sono quasi impossibili e, se qualcuno si azzarda a farne uno,
lo fa con grave rischio personale e infrangendo quasi necessariamente le
norme del Codice Stradale.
Mentre sfogavo il mio malumore dando sonori sberleffi al volante, si affacciavano alla mia mente tante domande a cui, purtroppo, non trovavo risposte.
Mi chiedevo E’ mai possibile che i responsabili politici e amministrativi dei Comuni che usano per necessità questa strada (Tarquinia, Tuscania, Montalto, Canino, Piansano, Tessennano, Arlena) non si rendano conto che è vecchia, maltenuta e ormai al collasso e non regge più la mole e il tipo di traffico cui è sottoposta?
Ed è mai possibile che nessuno di
questi Sindaci, Assessori e Consiglieri Provinciali abbia sentito il
dovere politico e civico di sollevare il problema in sede di Consigli
Comunali e soprattutto in sede di Giunta e Consiglio Provinciale e
chiedere che siano poste in essere iniziative atte ad adeguare alle
moderne esigenze questa importante e soprattutto unica infrastruttura
che collega il capoluogo ad un notevole numero di Comuni e soprattutto
al Mare?
Forse il problema, che esiste da molti anni, avrebbe potuto essere risolto in altri tempi con un diverso tracciato della Superstrada, ma allora le voci che si levarono per suggerire questa soluzione (e ce ne furono) vennero bellamente ignorate e
messe da parte da una classe politica miope e insensibile o forse
preoccupata che un diverso tracciato ostacolasse altri progetti.
Quindi la Viterbo – Tuscania – Mare dopo
alcune modifiche che non risolsero nulla o quasi, rimase nello stato
in cui è oggi, nella totale indifferenza dei Sindaci, dei Consiglieri
ed Assessori Provinciali che noi abbiamo eletto di volta in volta e che, tutti indistintamente, continuano ad ignorare il problema e a pensare ai loro piccoli interessi intascando lauti stipendi, sostanziose indennità e gettoni di presenza.
E così il problema si trascina ancora oggi con gli attuali Amministratori Comunali e Provinciali.
Però qualche cosa si potrebbe tentare, sempre che ci sia la volontà politica e che in qualcuno si risvegli il senso del dovere e di responsabilità che si è assunto di fronte agli elettori.
Sulla Superstrada esiste già uno svincolo per Tuscania sulla Vetrallese a undici chilometri da Tuscania.
Se
quest’opera resterà così come è ora rischia di diventare un inutile
spreco di pubblico denaro e basta, perché nessuno, io credo, riterrà
conveniente partire da Viterbo, uscire dalla superstrada e percorrere
questi undici chilometri di strada provinciale stretta, piena di saliscendi e di curve pericolose per giungere a Tuscania.
Diverso sarebbe se questo tratto di strada venisse trasformato in un moderno raccordo ampio, scorrevole e veloce, tale da rappresentare un apprezzabile risparmio di tempo e maggiore sicurezza.
Si potrà osservare che una volta ultimata la superstrada i mezzi pesanti useranno questa arteria per giungere all’Aurelia e quindi la Viterbo-Mare non sarà più congestionata come oggi.
Io
non ne sono affatto convinto: il traffico che viene dal Nord non è
diretto solo a Civitavecchia, ma anche ai porti della Toscana; ci
saranno sempre quindi mezzi pesanti che preferiranno passare da Tuscania per raggiungere l’Aurelia all’altezza di Tarquinia o Montalto di Castro, tracciato, questo, molto agevole e più breve rispetto alla Superstrada. Comunque, la superstrada finita, quando sarà, risolverà solo parzialmente il problema della Tuscanese e quindi l’adeguamento della Viterbo-mare va senza dubbio messo in programma.
Forse qualcuno dirà che sto sognando, ma molte volte attraverso i sogni si può arrivare alla realtà.
In ogni modo dei problemi che riguardano il futuro della nostra città e del territorio bisogna parlarne, se non altro per non farli cadere nel dimenticatoio.
E
chi deve fare questo se non coloro che noi abbiamo eletto a
rappresentarci nelle Istituzioni? Coraggio dunque signori
amministratori, uscite dal letargo e diteci se avete preso qualche
iniziativa o se intendete prenderla.
Stiamo parlando di un problema serio e reale che riguarda il futuro assetto del nostro territorio.
Indubbiamente
le soluzioni non arriveranno nel giro di un anno o due, ma se non si
comincia a parlarne oggi non arriveranno nemmeno fra venti anni .
Mi auguro che qualcuno raccolga e condivida queste considerazioni che ho messo per iscritto, rompendo un silenzio quasi ventennale, non per desiderio di protagonismo, ma per cercare di fare, come sempre, qualche cosa di utile per la mia città e per i suoi abitanti.
Angelo Marcoaldi