NUOVI ORIZZONTI DEL TERMALISMO VITERBESE / Italia Nostra a difesa delle Masse di San Sisto. Ultime notizie Tuscia, Viterbo - Un nuovo progetto di sviluppo e tutela delle Masse di San Sisto è stato presentato Giovedì 2 Dicembre presso la sala riunioni del Gran Caffè Schenardi, sotto il patrocinio di Italia Nostra, rappresentata dal Consigliere Nazionale Onorevole Oreste Rutigliano, dal Consulente del Consiglio Regionale del Lazio Avvocato Michele Corsano e dalla dott.ssa Mary Santoli del Comitato Nazionale del Paesaggio.
È stato innanzitutto sottolineato come il sito termale, gestito dall’Associazione Masse di San Sisto Onlus, che richiede agli utenti solo un piccolo obolo di 20 euro una tantum agli utenti, possa essere considerato come l’unico a Viterbo davvero libero e fruibile a chiunque, per la sicurezza, la pulizia, il decoro paesaggistico e la cura, caratteristiche che lo differenziano da altri siti gratuiti, come le Pozze Carletti o il Bagnaccio, dove non è difficile trovare la sporcizia o i cani randagi che vagano liberamente.
Le Masse di San Sisto costituiscono così il luogo dove più facilmente si realizza la fruizione dell’acqua termale, una consuetudine che gran parte dei cittadini viterbesi pratica e che deve rimanere tale. Proprio su questo versante il Sindaco e la Giunta Comunale dovrebbero far sentire il loro sostegno all’Associazione di volontari, che pur al di fuori di una normativa di legge, è l’unico ente che tutela e mantiene il bagno.
È per questo che non è accettabile che l’acqua venga diminuita alle Masse, a seguito di una concessione mineraria ad un privato, perché quella sede termale è un bene pubblico di cui fruiscono circa 10.000 persone ogni anno.
Deve anche essere considerato che accanto sorgente sulfurea era collocata una stazione termale e nella stessa zona si trovava l’antica Cassia e una mansio. Questi elementi costituiscono un bene culturale unitario che viene preservato attraverso l’azione dell’Associazione locale e che non può essere privato dell’acqua, l’elemento essenziale che lo ha costituito anticamente e che l’Amministrazione locale deve impegnarsi a tutelare, continuando a garantire la portata di 5 litri al secondo.
Infine, uno studio avviato da Italia Nostra dimostra come l’antico percorso della via Francigena transitasse per le Masse di San Sisto. Da qui nasce il progetto presentato dall’Associazione, insieme al Comitato Nazionale per il Paesaggio: l’idea di creare un parco archeotermale che riesca a valorizzare il bene culturale in questione attraverso il suo inserimento nei circuiti di un turismo culturale sempre più diffuso in Europa. I pellegrini avranno la possibilità di visitare gratuitamente la zona, attraverso uno speciale tornello che da questi giorni consentirà l’accesso in ogni ora del giorno e della notte e, se l’Amministrazione Comunale e Provinciale avranno a cuore l’interesse pubblico, le ricadute sul sistema economico saranno presto visibili.
Simone Casavecchia