“E’ un momento importante non solo per le imprese viterbesi, ma anche per l’intero territorio della Tuscia e l’Università di Viterbo che riescono a trovare sinergie particolari per permettere alle piccole e medie aziende di avere contatti internazionali ed allargare così i propri spazi di mercato soprattutto nel bacino del Mediterraneo”.
Così il prof. Stefano Grego, incaricato del Rettore per le Relazioni Internazionali, ha spiegato l’iniziativa che si è tenuta all’aula Mendel nel complesso della Trinità. Il corso pilota per manager europei organizzato in collaborazione con Sviluppo Lazio e Sprint Lazio, favorisce l’internazionalizzazione delle aziende viterbesi e del Lazio. Un processo, ha specificato il prof. Grego, che resta patrimonio dell’intera provincia di Viterbo.
Grazie anche ai finanziamenti della Fondazione Carivit, ha detto, l’Università della Tuscia si avvale di valenti consulenti che seguono presso la sede dell’UE di Bruxelles importanti progetti. Ne sono già stati avviati 14. Gianluca Lo Presti, direttore generale di Sviluppo Lazio ha sottolineato come il corso pilota che si è tenuto a Viterbo, sia uno dei tasselli dell’internazionalizzazione che si sta radicando sul nostro territorio.
“La collaborazione con l’Università della Tuscia, ha detto, è uno dei pilastri su cui deve basarsi la formazione dei manager d’azienda. Sprint Lazio inoltre completa l’assistenza alle imprese per progetti che possano avere sbocchi sui mercati internazionali prevalentemente nei Paesi del Mediterraneo. Finora Sviluppo Lazio ha finanziato 63 progetti di 400 imprese che sono impegnate in 37 Paesi. Questo dimostra che l’aggregazione tra aziende è vincente. Fino ad oggi sono complessivamente 244 le imprese assistite da Sviluppo Lazio per la formazione e 98 per assistenza.
Francesco Saponaro Presidente della commissione regionale per le attività produttive ha sottolineato come sia indispensabile creare una cultura rivolta al mercato estero. Il bacino del Mediterraneo, ha detto, è ideale per le imprese del Lazio che hanno storia e cultura simili a quei Paesi. Formazione, marketing e innovazione tecnologica sono i cardini, secondo Saponaro, sui quali si deve basare lo sviluppo delle imprese e attraverso i quali si vince la sfida con la concorrenza. Per questo, ha sottolineato, è fondamentale la collaborazione con l’Università della Tuscia. Agli imprenditori occorre dire che cosa fare, e perché se si vuole veramente entrare a pieno titolo nei mercati esteri.
Maurizio Perazzolo, presidente della commissione lavoro della regione Lazio, ha invece evidenziato il cosiddetto “Progetto Lazio 2020” della giunta Polverini, per far cambiare volto alla nostra Regione anche dal punto di vista imprenditoriale. Per questo è importante il corso di formazione per manager europei. “La presidente Polverini - ha sottolineato - è stata negli Stati Uniti per promuovere le imprese del Lazio. Una missione riuscita. Ed ora occorre far affermare definitivamente la nostra Regione anche a livello europeo".