Civitavecchia, ultime notizie - L'appellativo di “razzista” che il sindaco Moscherini ha impropriamente utilizzato per definire il presidente della IV Circoscrizione Stefano Ballotari è inopportuno perché questi ha posto solo un problema di legittimità di attribuzione dei locali e dei lavori della struttura dell'ex mercato ortofrutticolo ad Aurelia di cui non si conosce né l'affidamento né la regolarità dell'esecuzione mancando il cartello con il nome del responsabile e della messa in sicurezza di chi vi lavorava. Troppo facile strumentalizzare la difficile e importante questione della comunità romena e della loro giusta richiesta di avere un luogo di culto, visto che i romeni sono una minoranza in città e quindi soggetti a pressioni ingiuste di ogni genere, anche di quella tipica di chi non ha argomentazioni credibili e li usa come un'arma contro chi invece vuole solo fare rispettare la legge.
Inviatiamo quindi il Sindaco a a interrompere la continua sequela di appellativi che usa come offese per un senso di rispetto dell'altro che gli è doveroso, in quanto rappresentante di un'istituzione.
Sarebbe troppo semplice per chi scrive restituire al mittente le ingiurie che ci ha propinato in questi anni ma noi come rappresentati del Partito Democratico vogliamo inchiodarlo ai fatti e alle inadempienze che ormai sono la consuetudine di un'amministrazione arrogante e sregolata.
Riguardo poi alle considerazioni che il primo cittadino ha fatto sull'operato delle volontarie delle associazioni di via Giusti farebbero vergognare chiunque avesse un minimo senso di dignità e di decoro. E' difficile che il sindaco riesca a reperire per il suo agognato call center/ ufficio elettorale persone che con passione e senza mai avere intascato un soldo per il tempo speso portino avanti un servizio indispensabile per le donne, i bambini e gli ammalati in difficoltà come il Telefono Rosa, l’Unicef e l’AVO. Del resto lui stesso dovrebbe conoscere quanto sacrificio vi è dentro un’associazione di volontariato, visto che quattro anni fa in campagna elettorale ha sbandierato alla città il suo passato di “missionario” in Africa. E questo certamente non gli fa onore, anzi non fa altro che accrescere la distanza ormai chilometrica che ha creato fra la sua persona e la cittadinanza civitavecchiese.
Sono 22 anni che Amelia, Tiziana ed Elisa dedicano gratuitamente alle loro associazioni tutti i giorni della loro vita come le tante volontarie che hanno contribuito in tutto questo tempo ad offrire un servizio di ascolto e di aiuto a quanti si trovano in difficoltà e per questo impediremo come donne del Partito Democratico, insieme a tante altre che hanno lottato per l’apertura a Civitavecchia del Telefono Rosa, dell’Unicef e dell’AVO, che un sindaco qualsiasi si possa arrogare il diritto di interrompere questo servizio. Su questo per noi non c'e trattativa.
Le donne del Partito Democratico di Civitavecchia