Ronciglione, ultime notizie Tuscia - Avendo notato che non è più visibile dal sito del Comune di Ronciglione, così come dall’Albo Pretorio, l’ordinanza n.25 del 13 luglio 2010 che, sebbene in maniera confusa e poco chiara, dichiarava la non potabilità dell’acqua distribuita in grande parte del paese, mentre resta ben visibile l’ordinanza n.22 che prevede la revoca delle precedenti ordinanze n. 4/2008 e n.12/2010 non disponendo così alcuna restrizione sull’uso dell’acqua erogata dal civico acquedotto.
Il Comitato Acqua potabile chiede se sono da ritenersi superati i problemi della potabilità dell’acqua erogata, oppure l’ordinanza in questione è stata tolta inavvertitamente da qualcuno dei suoi
collaboratori.
I visitatori del sito, non trovando più l’ordinanza n.25 di non potabilità, potrebbero pensare che i problemi dell’acqua siano superati e non ci siano più rischi per la salute.
Nel ritenere questi fatti di enorme gravità perché non aiutano a diradare la nebbia che avvolge di mistero della potabilità dell’acqua, si chiede cortesemente di adoperarsi per la chiarezza dell’informazione e quindi pubblicizzare al massimo l'ordinanza del sindaco n.25 del 13 luglio 2010 di non potabilità, magari semplificando il dispositivo.
Con l’occasione ricordiamo che altre Amministrazioni hanno provveduto, per alleviare il disagio della popolazione, e non costringerla ad approvvigionarsi di acqua potabile a pagamento, a distribuire acqua potabile con le autobotti, così come indicato dal Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica sez.4 e U.O.S.D. SIAN Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della ASL nella lettera dell’08 luglio 2010.
Infine invitiamo a promuovere iniziative efficaci verso le Istituzioni provinciali, regionali e statali per la soluzione definitiva del problema acqua potabile e per la salvaguardia dell’ambiente, in maniera che possa passare alla storia del paese come il garante della salute dei cittadini e non come il Sindaco che ha consentito il protrarsi di una grave situazione pericolosa per la popolazione.
A questo proposito ci permettiamo indicarle inoltre alcune iniziative importanti che potrebbero definitivamente portare al disinquinamento del lago tra queste la bonifica immediata del centro chimico militare e la richiesta di riconversione dell’agricoltura di tutta la conca del Lago di Vico, sede della Riserva Naturale.
Raimondo Chiricozzi