OSPEDALE ACQUAPENDENTE / piano di riorganizzazione nuovo e condiviso da tutti - In risposta all’articolo pubblicato sulla stampa locale inviato dal Gruppo Consiliare del Pdl di Acquapendente, è opportuno fare delle necessarie precisazioni.
Innanzitutto, il piano di riorganizzazione dell’ospedale di Acquapendente presentato dal Comune alla Presidente Polverini e al Comitato ristretto dei Sindaci è quello scaturito dal lavoro congiunto di amministratori, operatori sanitari, Comitato pro ospedale, tecnici e di quanti hanno dato il proprio contributo in più occasioni, già illustrato alla cittadinanza durante l’assemblea pubblica del 26 ottobre al Cinema Olympia.
“È nato così un piano che va nella direzione del risparmio – dichiara il Sindaco Alberto Bambini -, ma anche e soprattutto di una riorganizzazione vera che non maschera lo smantellamento e la chiusura di fatto. Non è sicuramente un vecchio piano aziendale come affermato dal Gruppo Pdl, ma è una proposta nuova e condivisa da tutti, così pensavo.
Mi dispiace che ancora una volta venga strumentalizzato il problema del nostro ospedale per far fare bella figura non so bene a chi (anche se si capisce), quando invece l’impegno mio e dell’Amministrazione Comunale è quello di fare una battaglia comune, dove i risultati, come mi auguro ci saranno, siano i risultati di tutti. Ecco perché la creazione di un Comitato e dell’organizzazione di numerosi incontri pubblici per ascoltare i cittadini.
Come già affermato nei giorni scorsi, la proposta del Gruppo Pdl, o di chi per loro, non è sicuramente più completa e accurata di quella presentata alla Polverini, ma è solo il minimo sindacale perché aggiunge soltanto 4 posti di day surgery e 2 di day hospital rispetto al decreto Polverini.
Inutile discutere, poi, su chi ha la colpa del debito della sanità nella Regione Lazio anche se, ed è bene ricordarselo, fino a prima della Giunta Marrazzo non era nemmeno quantificabile il debito perché per alcuni anni le Asl non hanno presentato il bilancio.
Spero che i contributi, ben accetti, che anche l’opposizione vorrà dare, verranno forniti nelle sedi adeguate (Consiglio Comunale, assemblee pubbliche, ecc.) e non attraverso articoli di giornale e comunicati buoni forse solo per la propaganda preelettorale e non certo per informare e rappresentare i cittadini”.