Ambiente e salute, tutela consumatori, ultime notizie - Dal lontano 2001 la confinante Svizzera ha adottato con una propria ordinanza il divieto dellutilizzo di erbicidi sia in campo privato che pubblico ed in particolare sulle strade, i sentieri e gli spiazzi come pure sui tetti, le terrazze e i depositi con delle deroghe che riguardano solo le strade cantonali e nazionali.
Il divieto assoluto di utilizzo dei prodotti fitosanitari (in cui rientrano gli erbicidi, i fungicidi, gli insetticidi ecc.) riguarda in particolare le riserve naturali, i cariceti e le paludi; le siepi ed i boschetti campestri e in una striscia di tre metri di larghezza lungo gli stessi, i boschi e in una striscia di tre metri di larghezza lungo i loro margini; le acque superficiali e in una striscia di tre metri di larghezza lungo le rive delle stesse.
E evidente che la normativa svizzera sia stata improntata ad evidenti esigenze di salute pubblica ed in particolare alla salvaguardia delle falde e quindi dellapproviggionamento idrico da ogni possibile contaminazione.
Tanto è ritenuta basilare la protezione delle riserve di acqua potabile e dei corsi dacqua che, contestualmente al divieto, sono stati organizzati dei corsi di manutenzione del verde senza lutilizzo di erbicidi in centinaia di comuni.
In Italia, invece, tale esigenza pare non si sia ancora manifestata, nonostante la riduzione progressiva delle fonti di approvviggionamento idrico e del rischio di desertificazione - di alcune aree del Paese in cui lacqua potabile in alcuni periodi dellanno sgorga a singhiozzo dai rubinetti.
Insomma la riduzione dellacqua da bere e per usi domestici cammina di pari passo con la non remota possibilità di aumento dellinquinamento dellacqua disponibile tenuto conto che al di là di altre fonti di contaminazione, attraverso gli erbicidi finiscono in falda ogni anno migliaia di tonnellate di sostanze attive contenute nei diserbanti.
Lestensione del divieto di vendita di prodotti fitosanitari di tipo erbicida potrebbe costituire un primo passo per la riduzione dei rischi da contaminazione delle falde, sostiene Giovanni DAGATA componente del Dipartimento Tematico Nazionale Tutela del Consumatore di Italia dei Valori e fondatore dello Sportello dei Diritti, tanto più che in Italia non esiste nel pubblico come nel privato una sensibilità ambientale tale da consentirne il progressivo abbandono spontaneo anche perché lutilizzo di sostanze erbicide è pressochè totalmente legale.
Fonte: Giovanni DAGATA
"Tutela del Consumatore"