VILLA SAN GIOVANNI IN TUSCIA - ultime notizie Tuscia - Egregio direttore, vorrei fare qualche riflessione su quanto sta accadendo in uno dei più piccoli paesi della nostra provincia: Villa San Giovanni in Tuscia.
Un Paese nel quale, per tanti anni, i servizi scolastici hanno funzionato bene, grazie ad un’ottima collaborazione tra autorità scolastiche, personale docente e non docente ed amministrazione comunale. Potrei, a tal proposito, riportare le testimonianze di decine di persone che, negli ultimi 20 anni, hanno prestato la loro opera nelle nostre scuole.
Così come hanno funzionato bene i servizi sociali, soprattutto quelli rivolti agli anziani. Anziani che, in collaborazione con il Comune, hanno dato vita al Centro Diurno ubicato presso locali comunali. Un Centro che ha svolto una funzione importante non solo come luogo di incontro quotidiano, ma anche - grazie al suo Comitato di Gestione - come promotore di attività ed iniziative sociali, culturali, ricreative e del tempo libero.
Da quest’anno il Paese non ha più la scuola media, mentre i bambini della scuola dell’infanzia e di quella elementare sono ancora “sfollati” a causa dei lavori presso l’edificio scolastico. Lavori di messa a norma e di adeguamento antisismico, finanziati dallo Stato e dalla Regione, ed avviati dalla precedente amministrazione, che da tempo dovevano essere ultimati.
Da tre mesi il Paese non ha più il Centro Diurno. Gli anziani sono stati “sfrattati” con la motivazione che i locali servivano per le scuole. Una scusa ridicola. La verità, che tutti i sangiovannesi conoscono, è un’altra. Il nuovo Comitato di Gestione, democraticamente eletto ad inizio anno dagli oltre 200 associati, è composto da persone non gradite al sindaco ed alla sua maggioranza.
E così, dopo un iniziale tentativo di sovvertire i risultati delle elezioni mediante la richiesta di cooptare nel Comitato anche i non eletti, il sindaco, con una ordinanza, ha tolto i locali al Centro Diurno. Gli stessi locali sono stati poi utilizzati da associazioni “vicine” alla maggioranza consiliare. Ricordo che si tratta di locali ristrutturati ed ampliati, qualche hanno fa, grazie ad un finanziamento regionale finalizzato proprio al Centro Diurno.
Quindi prima lo “sfratto” ai ragazzi, poi agli anziani; ora tocca ai defunti.
Una ordinanza del sindaco datata 20 settembre prevede, infatti, la estumulazione di tutte le salme di persone decedute da oltre 40 anni e la loro collocazione nell’ossario comune, salva la possibilità per gli eredi di rinnovare la concessione, previo pagamento di 900 euro. Una ordinanza che sembra non avere alcun fondamento giuridico in quanto, almeno fino al 1996, il Comune dava in concessione i loculi cimiteriali per 99 anni e non per 40.
Mentre il sindaco e la sua maggioranza continuano, per qualsiasi vicenda, a dare la colpa “a quelli che c’erano prima” – un ritornello al quale oramai nessuno crede più - vorrei fare una breve ed amara considerazione finale. Villa San Giovanni in Tuscia, che per tanti anni è stato un Paese “sereno e tranquillo” per tutti, purtroppo ora non lo è più, non lo è più per viverci e neanche per “riposare in pace”.
Domenico Faggiani
Capogruppo Lista la Torre e Sindaco dal 1990 al 2004
Villa San Giovanni in Tuscia