A Canosa di Puglia, nello splendido scenario del Parco Archeologico del Battistero di San Giovanni, domenica 29 agosto alle 21,00, andrà in scena ‘Medea’. Opera liberamente tratta dalla tragedia di Euripide, scritta e diretta da Nunzia Natale. Coreografie di Stefania Pastore. Allestimento ed esecuzione a cura della compagnia teatrale TRA PALCO E REALTA’.
La compagnia TRA PALCO E REALTA’ è nata nel 2003 da un’idea di Nunzia Natale e Antonella Lavacca già studiose di arti sceniche. Tra i tanti lavori messi in scena ricordiamo nel 2004 ‘IL GOBBO DI NOTRE DAME’ con gli studenti delle scuole superiori, in scena al teatro Scorpion di Canosa di Puglia, a cui seguiranno tre repliche. Nel 2005 all'Arena del Castello Svevo a Barletta il ‘MOULIN ROUGE’. Seguono dal 2006 fino al 2008 ‘VERONA’ la storia di Giulietta e Romeo, il sold out a Canosa per due sere e anche qui repliche ad Andria, Trani, Cerignola e la memorabile data del 6 agosto nell'area mercatale a Canosa con più di duemila spettatori provenienti dai paesi del nord barese.
Negli stessi anni forti collaborazioni con la scuola di danza Scarpette Rosa di Cerignola con la quale hanno messo in scena il musical ‘CATS’. Nel 2009 l'unione di Tra Palco e Realtà e l'associazione "Libera...mente" per la festa di S. Martino il 14 novembre ha portato alla rappresentazione di ‘Blues in Sedici’ di Stefano Benni. Grandi e importanti le collaborazioni con la scenografa Antonella Lavacca, con Maria Rosa Caretta e con Vincenzo Roselli alias Romeo, il cui contributo è stato importante e fondamentale negli ultimi anni.
Il teatro incontra la storia e si fonde in essa e come cassa di risonanza irradia la sua bellezza insieme al dolore. E’ sicuramente partita da questa considerazione l’idea di organizzare un evento che vede diverse realtà culturali operanti sul territorio canosino non ultime la Fondazione Archeologica Canosina, la Soprintendenza Archeologica, l’assessorato alla Cultura ecc., insieme alla compagnia teatrale Tra Palco e Realtà proprio nel Parco Archeologico del Battistero di San Giovanni, un gioiello che non smette mai di sorprendere con le sue scoperte vecchie e nuove. Un viaggio che conduce dalla storia di una donna Medea con i suoi tormenti, alla storia dei luoghi con i suoi segreti e le sue interpretazioni. Un connubio assolutamente affascinante ed imperdibile.
Il “progetto” teatrale della Medea nasce dallo studio dei classici e dalla necessità di mettere a confronto il lavoro di Euripide con quello di Seneca. In un primo momento il testo di Seneca è apparso alla regista Nunzia Natale, molto più vicino alla realtà poiché afferma: ‘è una tragedia della psiche dove il furor ha la meglio sulla razionalità, Euripide invece descrive Medea come una donna disperata nel suo dolore. Non ho esitato a farmi affascinare dalla tragedia di Seneca chiaramente facendo sempre rifermento al teatro classico.
MEDEA racconta i colori impazziti dell’animo di una donna: una donna lacerata, accecata, annientata, eppure in continua ricerca della riaffermazione della propria identità’. La sua personalissima reinterpretazione del testo, non porterà sul palco la trasposizione della tragedia, i riferimenti al teatro classico non mancheranno ma MEDEA avrà le sembianze di una donna dei nostri giorni, ferita nell’orgoglio della propria esistenza e schiava di uno stato delle cose che la costringe, giorno dopo giorno, a essere una regina del nulla.
MEDEA sarà un vero e proprio viaggio nella psiche, nell’orgoglio, nella perdita della razionalità di una donna tradita e umiliata dall’uomo che amava.