Innanzitutto mi vorrei scusare con il Presidente del Centro Polivalente “La Torre” di Bagnaia, Arduino Troili, se solo oggi, con molto ritardo, rispondo alla richiesta che mi aveva rivolto all’inizio del mese, nei giorni scorsi ero fuori Viterbo ed impossibilitato a rispondere, colgo oggi l’ occasione di intervenire brevemente anche su alcuni dei punti caldi del periodo agostano.
Sono pronto a incontrare lui e gli amici di Bagnaia in qualunque momento per discutere dei problemi della nostra bella e popolosa frazione, relativamente poi al discorso dell’alienazione degli immobili, nella competente commissione consiliare, quando approvammo il piano di alienazioni, come maggioranza specificammo chiaramente che i proventi di un bene alienato in una frazione dovevano per l’appunto essere reinvestiti nello stesso territorio. Il mio intervento sulla stampa relativamente alle alienazioni, voleva essere una spiegazione per i cittadini di come un bene nelle disponibilità del Comune potesse essere trasformato in qualcosa di più utile e fruibile per la comunità stessa e per fare un esempio chiaro ho citato l’ex scuola media di Bagnaia e l’illuminazione da fare di prato giardino, non era una proposta ma era e rimane appunto un esempio.
Relativamente alla “pista ciclabile” motivo di tante polemiche, è un progetto finanziato per il recupero dell’antica Via Francigena, non so se quello sia il percorso originale, di sicuro è un bel marciapiede, sconsiglio comunque di percorrerlo in bici, è stretto, il primo pezzo corre a destra della strada, il secondo a sinistra per poi ritornare a destra, corre sotto il costone roccioso franoso, se si scivola dal bordo di 30 cm si va sotto un’auto, di sicuro meglio a piedi.
Tornando alla frazione di Bagnaia e ai “botta e risposta” tra un Consigliere comunale del PdL e un aspirante tale sulla gestione del decentramento ritengo che passare dal sistema Circoscrizioni, con sedici consiglieri che si occupavano solo di una parte della città, alla situazione attuale, sia certamente difficile sia per i cittadini, che non trovano più i referenti locali sul posto, ma anche per chi si trova a gestire un assessorato con poche risorse e pochissimo personale, anche perché si confondono spesso i compiti dell’assessore al decentramento, con quello ai lavori pubblici, con quello al patrimonio, con quello al verde pubblico, con quello al traffico, con quello alla toponomastica, con quello all’anagrafe. Non è che uscendo da Viterbo città le competenze si accentrino in un unico settore, rimangono distinte e separate. L’unica cosa che viene accentrata sono le colpe che vengono accollate al solo assessore al decentramento.
Non sono assolutamente contrario a trovare un sistema diverso, alternativo, di supporto all’attuale, ma la maggioranza non ha idea di quello che il Sindaco ha in mente, quando ne saremo messi al corrente avremo occasione di confrontarci e decidere se i propositi possono trasformarsi in progetti, un “ok” politico/amministrativo che solo i consiglieri possono dare, certamente non lo può fare chi dall’esterno sembra essere a conoscenza delle intenzioni del Sindaco più del Gruppo Consiliare del PdL.
Al momento bisogna rafforzare il servizio decentramento e destinare alle frazioni almeno quanto stanziato nella precedente amministrazione e la maggioranza, visto che l’esigenza di un più capillare confronto con le zone più decentrate della città è una vera e condivisa necessità, in una delle ultime riunioni del Consiglio Comunale ha fatto inserire negli organismi indispensabili la “Consulta del Decentramento”, con l’impegno da parte degli uffici di portare un regolamento per il funzionamento della stessa in commissione entro settembre.
Concludo con i complimenti per il nuovo incarico e gli auguri di buon lavoro all’amico consigliere Maurizio Tofani e un plauso anche al consigliere Obino che con il suo intervento relativo alla lotta ai rifiuti dice cose sagge e condivisibili anche se la colpa della situazione attuale non può essere solo dei cittadini, comunque, per nostra fortuna, nel 2011 cambierà non solo l’intero sistema di raccolta dei rifiuti con il passaggio al differenziato obbligatorio, ma coinciderà anche con la chiusura del CEV e l’arrivo di una nuova ditta specializzata del settore.
Il Capogruppo PdL
Enrico Maria Contardo
