Un folto pubblico di appassionati ha gremito le strade di San Filippo del Mela mescolandosi all’entusiasmo dei suoi abitanti in occasione della «DIVERTIAMOCI CORRENDO», manifestazione podistica di rilievo nazionale, organizzata dall’omonimo sodalizio di Francesco ed Orazio Anania nonché dall’associazione «Athlon San Giorgio». L’evento è stato preceduto da uno spettacolo a cura del giocoliere Francesco Mirabile e dell’animatrice Cristina Silvestri. La gara, valevole come ottava prova del progetto corsa su strada, si è svolta su un percorso di 770 metri da percorrere un determinato numero di volte a seconda della categoria di appartenenza, che ha visto l’afflusso di ben 330 atleti, tra cui Carlo Costa, atleta non vedente.
Si è iniziato con le categorie juniores (esordienti ed allievi), proseguendo in seguito con gli amatori e le categorie femminili fino alla coinvolgente competizione riservata ai big, connotata da una forte e pugnace presenza di atleti keniani e ruandesi, i quali hanno compiuto 14 giri per un totale di 10 kilometri. Occorreva battere il record di 30’50” detenuto da Fred Kosgei, trionfatore nel 2006, ma il vincitore dell’edizione 2010, il keniota Paul Sugut ha fermato il cronometro a soli cinque secondi dal primato assoluto, precedendo di un solo secondo i connazionali rispettivamente Solomon Rotich, Hilary Kiprono Bill ed Eric Chirchir. Essi hanno dettato i ritmi della corsa a partire già dal secondo giro ed al decimo terminavano il tratto più veloce in 2’08” con una proiezione finale di 30’18” al di sotto del record di percorso, distaccando gli atleti ruandesi e marocchini. Per gli italiani si è sottolineata la grande prova di Salvatore Calderone, già trionfatore nell’edizione 2005, che chiudeva primo con il tempo di 33’18”, precedendo Massimo Lisitano e Filippo Lo Piccolo appartenenti al team «Violetta Club» di Lamezia Terme.
Per la categoria amatori si evidenziano l’affermazione di Vincenzo Giordano dell’«Atletica Villafranca», per quella femminile di Caterina Gianò facente parte del «Club Atletica Torrese» e per quella promozionale da Filippo De Pasquale.
Intervistato dopo la premiazione, il vincitore Paul Sugut ha detto di avere trovato un tracciato sull’asfalto molto articolato, costituito da piccole salite e da improvvise discese, ma sicuramente alla portata del suo impegno. Alla domanda di quale importanza ha attribuito a siffatta vittoria, egli ha risposto che rappresenta una delle tante tappe della sua esperienza, la cui validità è enorme non soltanto per sé, ma anche per la propria patria.
Caterina Gianò, reduce ventiquattr’ore prima dalla «Corribianco» in provincia di Reggio Calabria, ha illustrato le caratteristiche del percorso, un poco spinto sulle curve, ma fattibile. La vittoria per lei rappresenta un test in previsione della maratona di Venezia, dove l’anno scorso è stata la prima della sua categoria col tempo di tre ore e due minuti. Il primo dei “big” italiani Salvatore Calderone ha sottolineato il circuito duro, ondulato e nervoso, ma il fatto di essere giunto precedendo i suoi connazionali, nonostante la sua età non sia più verde (quarantadue anni), esprime un’enorme soddisfazione. Partecipante alla maratona di New York nel 1998, classificatosi ventinovesimo, ha annoverato fra i progetti futuri la partecipazione alla «Mezza Maratona» di Torino con l’intento di raggiungere un buon risultato.
L’organizzazione e la determinazione della famiglia Anania ha rappresentato e continua a rappresentare un modello di avanzata cultura sportiva, che ha permesso alla municipalità filippese di essere capofila fra i Comuni del comprensorio in fatto di eventi agonistici di notevole rilievo.
Foti Rodrigo
