“Se il Governo Berlusconi commissaria Marrazzo, quasi quasi ci fa un favore, vogliono farli loro i tagli dei rimanenti 700 posti letto negli ospedali? Saranno loro a dovere affrontare le rivolte della popolazione!!!”
Questa la voce circolante nei corridoi della Regione Lazio nell’ottobre 2009, dopo il taglio di 4000 posti letto nelle varie strutture ospedaliere laziali effettuati dall’Amministrazione di sinistra, ed a pochi mesi dalle nuove elezioni Regionali del Lazio, il cui scettro del comando sarebbe passato dal tandem Marrazzo-Montino a quello di Renata Polverini.
Ad oggi, tra i 700 posti letto da tagliare, risultano compresi quelli del nostro amato Ospedale, decisione inammissibile ed inaccettabile secondo la Giovane Italia, la quale lotta e lotterà fino allo stremo delle forze nelle sedi preposte non solo per salvaguardare l’attuale stato dell’Andosilla, ma anche per poterne aumentare le potenzialità e l’efficacia.
Chiarito l’aspetto della CONTRARIA posizione della Giovane Italia sui provvedimenti della Giunta Regionale in relazione all’Andosilla, (ripetizione necessaria a scanso di ulteriori attacchi falsi e tendenziosi da parte dei Giovani Democratici di Civita Castellana, i quali si ostinano a strumentalizzare le nostre dichiarazioni issandosi a paladini e esclusivi dinfensori del nosocomio cittadino accusandoci poi di non collaborare alla difesa dello stesso) ci sentiamo in dovere di spiegare brevemente, viste le problematiche attuali molto più gravi, a questi giovani politicanti sinistroidi guidati da vetusti signori di “maggioranza”, relativamente alla manifestazione ludico / politica negataci, che il procedimento amministrativo non è un gioco tra Paperino o Topolino, bensì una normativa ben precisa disciplinata dalla L. n. 241 del 7 agosto 1990, la quale, all’Art. 2, commi 1 – 2, recita testualmente: “Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad una istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, la pubblica amministrazione ha il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso… I procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi entro il termine di trenta giorni”.
Ci sentiamo altresì in dovere di ricordare ai Giovani Democratici che gli inviti ad un “tavolo di discussione” devono essere comunicati in tempi ragionevoli, non 2 o 3 ore prima dell’evento, come di recente accaduto. Riconosciamo e appreziamo il lavoro svolto fin'ora da ogni singolo soggetto e associazione e non sindachiamo sul loro operato, se non quando si cade nella strumentalizzazione che è assolutamente fuori luogo. Altrettanto dovrebbero fare i Giovani Democratici nei nostri confronti invece di attaccarci deliberatamente per aver intrapreso un percorso diverso dal loro che ha come obiettivo ultimo la salvaguardia del nostro ospedale.
Invitiamo, pertanto, questo gruppo “democratico” formato da giovani e meno giovani, a prendere atto di quanto sopra riportato, abbandonando, almeno per una volta, l’inammisibile abitudine del non rispetto di idee discordanti dalle loro, al fine di percorrere una seria linea collaborativa a favore della salvaguardia del NOSTRO OSPEDALE.
Giovane Italia Civita Castellana