Fiera di Bagnaia, ultime notizie: gli organizzatori rispondono alle accuse della LAV - Scriviamo per smentire le assurde affermazioni di una persona che sembra aver visitato un altro luogo. Lo facciamo in difesa del nostro grande lavoro e in particolar modo di quello degli allevatori di tutto rispetto presenti in fiera.
Le “quattro bancarelle” che la signora dice di aver visto in realtà erano ben 80 espositori che hanno portato in mostra materiale di prima qualità, tra prodotti tipici, vivaistica, arredo e macchine agricole, artigianato di tutto rispetto, nonché numerosi stand per la promozione di apparecchi che sfruttano energia alternativa (macchine elettriche, pannelli solari, sistemi di riscaldamento a basso impatto ambientale).
Non solo. Erano presenti anche l’Università della Tuscia, l’allevamento biologico di conigli di Paolo Paternesi, famoso per le battaglie promosse contro la zootecnia intensiva, l’azienda agricola biologica “La Poppetta” di Farnese, che da quest’anno è anche produttrice di energia solare per autoconsumo, l’Ecologic Shop di Viterbo, che oltre a pannelli solari commercializza anche biciclette e macchine elettriche.
Ma non basta. Non mancavano neanche le associazioni di volontariato a favore degli animali come ad esempio il Rifugio Speranza, di Tuscania che ha portato dei cagnolini in cerca di adozione ed insieme ad un' addestratrice cinofila, Piera Martorana, ha aiutato i bambini ad interagire con il mondo canino.
Gli Asinelli che la signora ha visto in un minuscolo recinto (80 mq!), che era in realtà uno spazio ombreggiato per il riposo, hanno passato i tre giorni di permanenza in fiera in giro per i 2 ettari di parco, coccolati da grandi e piccini, guidati dai ragazzi di un' asineria locale che li alleva allo stato brado e che ne divulga la conoscenza e la diffusione rispettosa.
Le pecore e le capre erano le stesse che pascolano nei terreni circostanti durante tutto l'anno, gregge di cui faceva parte anche Dolly, mascotte della fiera, che amava seguire belando ogni passante.
Inoltre i veri esperti sanno che la mancanza di piume nei volatili, su cui punta il dito la signora Mengarelli, è dovuta alla naturale muta che avviene in questa stagione e che il periodo di permanenza nelle gabbie è limitato ai giorni della fiera e non comporta particolare stress in animali nati in cattività e abituati al contatto con le persone, e che nella loro vita non conoscono allevamento in batteria o sevizie alcune.
I conigli presenti in fiera provenivano anche dall'allevamento a terra del Leprino Viterbese, il quale prevede la riproduzione naturale e sicuramente nel pieno rispetto dei lagomorfi, ospitati in uno spazioso recinto posizionato sotto una grande pianta di melograno!
Invitiamo in risposta la signora Mengarelli a prendere nota degli indirizzi degli allevatori (diffusa ampiamente alla stampa locale) e di andare a controllare di persona del loro modo di allevare rispettoso e consono gli animali presenti in Fiera. Facciamo anche notare che la Mostra-mercato era in possesso di tutti i permessi inerenti e che tutti gli animali ospitati hanno passato il controllo ASL e avevano il certificato C.I.T.E.S. Regolare.
Pertanto invito la signora a prendersi la responsabilità di quanto scrive quando spara a zero su cose che non conosce. Ci sentiamo profondamente offesi nel leggere tali critiche in quanto sopratutto Alessia Polito e Fernanda Maria Ferrazzani, organizzatrici instancabili della Fiera e fondatrici della Associazione promotrice, sono tra l'altro animaliste attiviste e sostenitrici della LAV da anni, vegetariane e rispettose di tutti gli esseri viventi.
Chiamare questa una fiera degli orrori ci sembra un po’ esagerato. Per non dire delirante”.
Associazione Nuova Fiera di Bagnaia.
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