Ultime notizie Fiera di Bagnaia, la LAV insorge - Spettabile Redazione, scrivo per mostrare indignazione a seguito della visita alla fiera degli animali da cortile di Bagnaia. (VT)
La presentazione dell’evento diceva “ospiterà numerosi espositori provenienti da tutta Italia per una durata di tre giorni all’insegna dell’ambiente e dell’amore per gli animali”.
Tutto ciò che ho visto è stato esattamente il contrario ed è stato veramente scioccante!!! Quattro bancarelle con dei poveri animali che strabordavano dalle gabbie minuscole, alcuni di questi avevano piumaggi rovinati, abrasioni e lesioni riportate proprio dal continuo contatto a pressione contro le sbarre delle gabbie, ho visto addirittura cassette di plastica con coperchio alte nemmeno 20 cm contenenti germani costretti a stare piegati con il collo, impilate come cassette di frutta una su l’altra. Gli unici che si salvavano erano i tre (alla faccia dei numerosi espositori) asinelli e le caprette che avevano uno pseudo recinto dove poter muovere un paio (non di più) di passi.
Conigli compressi in scatole metalliche, tartarughe dentro teche trasparenti che non facevano altro che prendere a testate il vetro o mordersi continuamente tra di loro per la reazione allo stress per non avere spazio a sufficienza. E questa sarebbe una fiera di successo? Sembrava di essere tornati indietro di cinquant’anni almeno.
Se questo è il modo di tenere gli animali in pubblico da parte dei titolari delle bancarelle delle fiere, immaginiamo cosa non siano capaci di fare in privato a questi poveri sventurati e durante il trasporto da una fiera all'altra. Eppure vige un Regolamento comunale a Tutela degli Animali che impone chiare regole anche in una fiera, perché non sono state fatte assolvere?
Ma come si può parlare di rispetto ed amore per gli animali quando per nostro puro divertimento li rinchiudiamo in uno spazio minuscolo e li buttiamo in mezzo a una folla chiassosa?
Ma come potranno i nostri figli crescere consapevoli del rispetto per gli animali se continuiamo a trattarli come merce tenendoli in condizioni pietose?
Non riesco ad immaginare tutte quelle famigliole che uscivano con paperotti, conigli e quant’altro come gestiranno questi poveri animali: finchè il pupo ci giocherà, sempre che sopravvivano o fino a quando le mamme, stanche di dover pulire anche queste “bestie”, non decideranno di liberarsene in un bidone dell’immondizia o in qualche laghetto o fosso credendo che “tanto se la caveranno” mentendo ai loro figli sulla sorte dei loro “pupazzi viventi”.
In una fiera “all’insegna dell’ambiente e dell’amore per gli animali” invece che commercianti di esseri viventi sarebbe stato più adatto invitare le associazioni animaliste per promuovere le adozioni dei cani da canile e sensibilizzare anche sul dannosissimo e indegno traffico di animali e piante esotiche e, magari, oltre alle solite bancarelle che vendono miele, formaggi e scale a chiocciola, sarebbe stato adeguato ai tempi far partecipare ditte che propongono materiali/prodotti ecologici ed energie rinnovabili per promuovere a 360 gradi uno stile di vita meno impattante e davvero ecologico.
Sara Mengarelli
Collaboratrice PdR LAV Tarquinia, VT
LAV Onlus
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