Viterbo, stupro Castello di Roccalvecce a Capodanno: verso l'archiviazione se non sarà presentata querela di parte
Come ricorderete una giovane romana ha denunciato di essere stata stuprata durante la festa di Capodanno nel Castello di Roccalvecce a Viterbo. La Procura ha aperto un fascicolo affidando le indagini alla Squadra Mobile di Viterbo
"Mi sono accorta di aver subito la violenza sessuale solo il mattino, dopo essere tornata a casa", ha dichiarato la vittima. La ragazza romana, ancora sotto shock aveva anche indicato un gruppo di giovani che erano alla festa nel Castello di Roccalvecce, in provincia di Viterbo, senza però essere in grado di precisare chi e quanti di loro hanno partecipato allo stupro di gruppo la notte di San Silvestro.
La giovane, anche se stordita dall'alcool, si è detta certa di aver subito la violenza sessuale a causa di alcune macchie sulla sua biancheria intima e da alcuni disturbi che avvertiva.
Dopo aver raccolto la denuncia della ragazza, gli agenti del commissariato Flaminio Nuovo hanno accompagnato la giovane all'ospedale Sant'Andrea di Roma per gli accertamenti del caso.
Nel frattempo la Procura della Repubblica di Viterbo aveva aperto un fascicolo contro ignoti. Le indagini sono state affidate dal Sostituto procuratore Stefano d'Arma al Capo della Squadra Mobile della Questura di Viterbo Fabio Zampaglione.
Indagini accurate, da parte del bravo dirigente della Mobile, anche tra i ragazzi della " Roma bene ". Si è indagato anche sulla possibilità che la ragazza romana fosse rimasta inerme, seminconscente, dopo la somministrazione di " ghb ", la " droga dello stupro ".
Il ghb infatti è una droga incolore ed inodore che si scioglie nelle bevande senza lasciare tracce.
Intanto si era anche stretto il cerchio sul probabile violentatore della ragazza. In particolare un giovane di Vigna Clara che avrebbe partecipato al " festino " di Capodanno nel Castello di Roccalvecce.
Ma gli esami tossicologici sulla ragazza hanno dato esito negativo.
Nel frattempo un giovane rampollo della " Roma bene ", figlio di un noto professionista, ha confessato in Procura di essere stato l'autore del presunto fatto di Roccalvecce.
Le indagini sono comunque in standby; infatti se la ragazza romana non presenterà querela di parte, si andrà verso l'archiviazione dello stupro di Capodanno nella frazione di Viterbo.
Nella foto il capo della Squadra Mobile di Viterbo dott. Fabio Zampaglione
- Uno Notizie Tuscia - Viterbo -
Commenti |
||
le notizie sullo stupro castello Viterbo mi hanno fatto capire quanta cattiveria ci può essere anche il 31 dicembre, a capodanno un giorno che dovrebbe essere di vera festa. Spero che la procura e la questura di Viterbo scoprano la verità e i colpevoli | ||
commento inviato il 05/01/2010 alle 0:11 da Giorgia | ||
A me invece ricorda come già a capodanno possano iniziare le menzogne. Menzogna di capodanno si doveva titolare, in primis poichè, avendo i riscontri medici (notizia di oggi) escluso qualsiasi rapporto propriamente sessuale, non può evidentemente trattarsi di quanto ogni mondo civile ha da sempre riconosciuto e punito come stupro, ma semmai soltanto di quanto la demagogia femminista ha voluto ad esso accumunato nel cosiddetto reato di violenza sessuale (nella cui vaga e omnicomprensiva definizione può, ad esclusivo arbitrio della presunta vittima, ricadere qualsiasi corteggiamento in fase avanzata), in secundis poichè anche questi toccamenti, questi generici atti sessuali, non sono provati da nessun fatto accertato, da nulla di terzo rispetto alle parole dell´accusa, da nulla di oggettivamente dimostrabile e chiaramente verificabile e quindi, per uno stato in cui dovrebbe valere la presunzione di innocenza, è come se non esistessero. | ||
commento inviato il 11/01/2010 alle 3:23 da dott. Ing. Flavio Zabini | ||
Proprio nel tempo in cui per stupidità cavalleresca o demagogia femminista si vuole ammettere sempre per vera la parola accusatrice della donna (presa come base investigativa ancora prima di della possibilità di un qualsiasi accertamento fattuale e poi ritenuta credibile solo perchè magari coincidente con fatti accertabili fino ad un attimo prima del presunto stupro e quindi presa come prova anche per quanto segue, nonostante ciò possa essere benissimo, come tutto quanto non è verificabile oggettivamente, inventato dal nulla o esagerato ad arte) servirebbe la definizione del vecchio codice rocco. Allora bastarebbe un referto medico negativo per scagionare un uomo accusato ingiustamente, ma ora come è possibile ad un accusato provare di non aver commesso alcuno degli abusi attribuitigli se, anche avendoli commessi, non avrebbe comunque lasciato sulla vittima alcun segno scientificamente riscontrabile e oggettivamente dimostrabile | ||
commento inviato il 11/01/2010 alle 3:41 da dott. Ing. Flavio Zabini | ||
Questo significa permettere a qualunque donna di far finire in galere qualsiasi uomo con la sola parola, ancora prima di riscontri oggettivi, addirittura anche in assenza di essi (infatti il giovane sarebbe già arrestato senza d, poichè a lei sola è rimessa la facoltà di costruire una prova sulla semplice dichiarazione accusatoria o addirittura di definire a posteriori e secondo i propri soggettivi parametri il confine fra lecito e illecito. Come si fa, ad esempio, in questo caso, a distinguere fra un corteggiamento in cui l´uomo è costretto (prima di tutto dalle pretese della donna di sentirsi conquistata a farsi avanti (in ogni senso) e questa, consenziente, oppone le finte resistenze di chi lotta solo per essere vinta e per aumentare nell´attesa il disio (e la possibilità di valutare le eventuali doti del pretendente prima di prendere l´ultima decisione) e il cosiddetto abuso sessuale E se è difficile in condizioni normali, figuriamoci fra ubriachi che | ||
commento inviato il 11/01/2010 alle 3:51 da dott. Ing. Flavio Zabini | ||
...conto di quanto stanno facendo o subendo e manco poi si ricordano cosa davvero hanno fatto o subito. La polizia dovrebbe avere cose più serie a cui pensare che non amori falliti fra ubriachi. Frecciata per le femmine: se lo stupro è davvero tanto terribile come l´omicidio, com´è possibile che una donna stuprata manco si renda conto di essere stuprata mentre davvero lo è e lo debba dedurre a posteriori (come qualsiasi lettore di romanzi gialli assiso nel caldo della sua poltrona) da mutandine e tracce Mi sembrano le barzellette in cui qualcuno si sveglia e scopre di essere morto. Rido per non piangere, poichè un miscuglio di veteromaschilismo cavalleresco e di femminismo demagogico sta distruggendo l´oggettività del diritto (per cui le definizioni dei reati dovrebbero essere oggettivamente rilevabili e chiare a tutti a priori) e la presunzione di innocenza (per cui nessuno dovrebbe essere trattato da violentatore prima che la violenza sia provata al di l | ||
commento inviato il 11/01/2010 alle 3:59 da dott. Ing. Flavio Zabini | ||