il 20 prossimo a
Bruxelles al Parlamento Europeo, edificio 'Altiero Spinelli' - Sala
A3H-1 - h. 17.00-19.00 è prevista la presentazione del libro 'Lombardi e
il fenicottero' - Edizioni 'L'Asino d'oro'.
Titolo: "Il
fallimento del neoliberismo e l'utopia di una società diversamente
ricca"
Partecipano: Gianni PITTELLA, vice
presidente vicario del Parlamento Europeo; Catherine Tautmann, capo
delegazione PSF al Parlamento Europeo;
Antonio PANZERI,
eurodeputato del Partito Democratica; Guglielmo EPIFANI, presidente
'Associazione Bruno Trentin';
Anna PETTINI, prof.
associato Economia Politica Università Firenze; Andrea VENTURA,
dottore di ricerca Economia Politica Universita' Firenze.
Modera:
Marco ZATTERIN, giornalista de 'La Stampa'.
“Oggi l’essere di sinistra non può non dipendere da una precisa scelta di classe, cioè da una scelta anticapitalistica: è la discriminante minima al di là della quale si può parlare di tutto, si può parlare di amici, di possibili alleati, di compagni di strada, di quello che volete, ma non si può parlare di sinistra”. Questa considerazione di Riccardo Lombardi, espressa ormai nel lontano 1977, è ‘terribilmente’ attuale come attualissimo è il fatto che “il capitalismo è diventato troppo costo per l’umanità: considera tutto in termini di denaro, di retribuzione come se la felicità dipendesse dal differente guadagno”.Forse sta in queste come in altre considerazioni dai forti connotati eretici, forse nel rigore e nell’onestà intellettuale che hanno caratterizzato la sua vita politica ed umana, la positiva accoglienza del libro ‘Lombardi e il fenicottero’, editore ‘L’asino d’oro’ che a più di un anno dalla sua uscita – il 21 gennaio 2010 – suscita ancora l’interesse del mondo politico e culturale, manifestatosi in oltre 30 presentazioni. O forse la curiosità di scoprire, di conoscere Ena Viatto, ‘il fenicottero’, la donna con cui visse la Resistenza, la Liberazione, la Repubblica, per lunghi 52 anni. “Et si c’etait a refaire, je le referais”, diceva orgogliosa Ena. O forse è stato per aver recuperato qualcosa di smarrito e/o cancellato: e cioè ‘una memoria individuale e collettiva’ verso uno dei maggiori protagonisti del socialismo italiano ed europeo, ‘le riformiste d’antan’ come lo chiamavano i socialisti francesi. E Gilles Martinet, il fondatore di Nobs e autore de ‘La Conquete des pouvoirs’, dove citava ‘le reformisme revolutionnaire’ di Lombardi, diceva: “Diventera’ un riferimento insostituibile quando dopo la sua recente disfatta la sinistra italiana intraprenderà il processo del suo rinnovamento, della sua rinascita: il suo riformismo mirava ad un vero cambiamento della società in una ottica socialista ma anche nel quadro del mondo moderno”. O forse ancora sta nell’aver aperto nuova speranza per la sinistra, ben compresa dai tanti partecipanti alle presentazioni: una società più ricca, perché diversamente ricca, non è oggi un’utopia, ma una concreta possibilità permettendo, una volta soddisfatti i bisogni materiali, necessari alla sopravvivenza, la realizzazione delle esigenze immateriali indispensabili alla formazione di una identità libera, personale ed originale perché gli esseri umani sono tutti uguali per la nascita ma poi diventano diversi per la loro identità. E la massima realizzazione umana è nel rapporto uomo - donna.